sabato 16 marzo 2013

Al mio caro papà


Ciascun bimbo che nasce
ogni giorno nel mondo
è paffuto, è in fasce 
ha un visino rotondo

ha la mamma e il papà
che gli vogliono bene
la sua vita sarà
senza affanni, né pene.

Della mamma, si sa
copierà il bel sorriso
che stampato sarà
dentro il cuore e sul viso

ma la forza, il coraggio
l’equilibrio e l’amore
sono il dono del viaggio
di papà, del suo cuore.

Papà dammi la mano
voglio io camminare
coi miei occhi nei tuoi
quante cosa so fare …

Tu mi insegni la calma
il silenzio e l’attesa
grande come la palma
la tua mano che è tesa …

… lunga verso la mia
che la cerca tremante
a indicarmi la via
di un amore abbagliante

Papà caro, papà,
seguo sempre il tuo dito
se ti ascolto, sarà
la mia vita: “infinito!”

lunedì 11 marzo 2013

Amo la strada più della meta...


Amò ancora il lido 
che vide il suo giorno
laggiù all’orizzonte 

iniziava il suo viaggio . . .

Si levò piano 

rasente la riva
poi un po’ più deciso 

planò nel tramonto ;

Pensò fosse l’aria a guidare il suo volo
sottile e leggera quando spira dal mare
increspa le onde e accarezza le ali
ti entra nel cuore in un’eco profonda.

Per tutti i gabbiani quel viaggio è scontato
i lidi e la meta, il cibo, ogni giorno
compagni di volo, stagioni mancate
affollano i sensi di cose già note.

Eppure sentiva, tra il cielo e la terra
quel ponte sottile che lega alla vita
che dà il suo respiro, che accorda le note
sfuggite dal tempo e mai più perdute ;

lasciò fosse il sogno la sua melodia
e che la passione gli desse la forza
lasciò che i colori tingessero il volo
che il vento pian piano svelasse il suo canto
che fosse il suo cuore a guidar la follia
di amare la strada ancor più della meta . . .