lunedì 11 marzo 2013

Amo la strada più della meta...


Amò ancora il lido 
che vide il suo giorno
laggiù all’orizzonte 

iniziava il suo viaggio . . .

Si levò piano 

rasente la riva
poi un po’ più deciso 

planò nel tramonto ;

Pensò fosse l’aria a guidare il suo volo
sottile e leggera quando spira dal mare
increspa le onde e accarezza le ali
ti entra nel cuore in un’eco profonda.

Per tutti i gabbiani quel viaggio è scontato
i lidi e la meta, il cibo, ogni giorno
compagni di volo, stagioni mancate
affollano i sensi di cose già note.

Eppure sentiva, tra il cielo e la terra
quel ponte sottile che lega alla vita
che dà il suo respiro, che accorda le note
sfuggite dal tempo e mai più perdute ;

lasciò fosse il sogno la sua melodia
e che la passione gli desse la forza
lasciò che i colori tingessero il volo
che il vento pian piano svelasse il suo canto
che fosse il suo cuore a guidar la follia
di amare la strada ancor più della meta . . .

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